Visualizzazione post con etichetta Cultura a Spedalino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cultura a Spedalino. Mostra tutti i post

giovedì 20 agosto 2020

Un saluto a Giancarlo Nerucci, ci ha lasciato ma i suoi ideali resteranno sempre con noi

Il 18 Agosto ci ha lasciati all'età di 85 anni Giancarlo Nerucci. Vogliamo mandare un messaggio di cordoglio alla famiglia ed un ringraziamento per quanto Giancarlo ha fatto durante l'intera sua vita a Spedalino Asnelli. 

Le sue opere e creazioni resteranno sempre a testimoniare, attraverso la loro espressività, gli ideali portati avanti con tenacia e costanza fino agli ultimi giorni della sua vita: il rispetto per la natura, la passione per l'arte, ed il valore della famiglia, dell'amore e dell'amicizia. Le opere donate e mai vendute da Giancarlo a molti compaesani resteranno anche a testimonianza della generosità che lo ha sempre caratterizzato verso chiunque fosse passato a trovarlo.

Vogliamo ricordarti così con una tua opera, la deposizione di Gesù, dove l'abbraccio di Maria sorregge il corpo del figlio morto, ed adesso sorregge anche te. Ciao Giancarlo.

Daniele Pierattini - Alessio Nistri

  

La deposizione di Cristo, scolpita da Giancarlo Nerucci
 

domenica 7 giugno 2020

Vincenzo Giuliani (Vincenzino) e la Macchina del "Moto Perpetuo"

Un impensabile, fortuito ed addirittura surreale incontro allo stand dei libri che la nostra compaesana Baldi Nada immancabilmente allestisce nel corso dell'estiva festa del PD, ci ha consentito di far uscire dall'oblio del tempo un personaggio singolare e molto conosciuto negli anni '60 e '70 a Spedalino. Una persona insuperabile per tenacia nel raggiungere il proprio ideale: diventare il primo inventore della macchina del "Moto Perpetuo".


Agli annali è annotato con il nome di Vincenzo Giuliani, da tutti conosciuto come "Vincenzino". Abitava con la sorella nelle "casine del prete". Vincenzo Giuliani già dagli anni '20 lavorava come meccanico alla San Giorgio di Pistoia, successivamente diventata "Breda" ed adesso "Hitachi", azienda che all'epoca (prima dell'attuale riconversione) produceva armamenti. Una sua busta paga della quindicina 16-31 Luglio 1941 è di particolare interesse, con voci di dettaglio che richiamano alla mente il periodo della dittatura e dei segreti militari che dovevano essere tutelati per rispetto alla legge ed in particolare per questione di onore verso la patria e la famiglia.




A Spedalino "Vincenzino" era conosciuto per la sua tenacia nella creazione di un macchinario che potesse sviluppare il "Moto perpetuo", un'invenzione che avrebbe potuto rivoluzionare il mondo in quanto potenzialmente sovvertiva le leggi della fisica e dava sviluppo ad utilizzi pratici per la creazione di energia a costo zero. Ed il macchinario lo aveva veramente progettato. A suo dire mancavano solo alcuni dettagli per poter concludere l'invenzione. Ma ogni invenzione ha necessità di finanziamenti per essere realizzata. E una busta paga da operaio seppure specializzato non era sufficiente per concludere il progetto. Già dalla fine degli anni '20, in mancanza di fondi per realizzare l'invenzione, per la costruzione di una particolare chiave Vincenzo prova  a chiedere un contributo all'Officina di Precisione Ricciardi di Bagno a Ripoli, ma ottiene soltanto un rifiuto, come riportato nella lettera di risposta del 31 Luglio 1928. 


La tenacia nel voler portare a termine la propria invenzione lo porta ad offrire il suo progetto dapprima al Sindacato Nazionale Fascista Inventori per far ammettere il progetto al finanziamento pubblico, il quale però in data 17 Aprile 1929 dà risposta negativa in quanto non si intravedeva un'immediata utilità pratica e nella lettera di risposta testualmente viene riportato "A quale scopo deve servire? E' un moto perpetuo?".




Vincenzino nel 1932 prova ad inviare il progetto anche ad un'azienda privata, la SIMAR di Milano, Società Internazionale Studio Invenzioni e Commercio Brevetti, ma in data 23 Agosto 1932 riceve un'ennesimo rifiuto allo sviluppo dell'invenzione. Un rifiuto che avrebbe potuto scoraggiare chiunque nel seguire il sogno di dare vita ad un'invenzione rivoluzionaria.




L'ostinzaione non è dote di tutti, ma sicuramente la è di Vincenzo Giuliani, che investe tutti i suoi guadagni, le buste paga e la liquidazione dal lavoro per la realizzazione della sua invenzione, la Macchina del Moto Perpetuo. Ed in gran segreto in uno degli sporti delle "casine del prete" nella discesa a fianco alla canonica, a fianco al laboratorio che Don Marino aveva concesso ai giovani Vinicio Bruni e Luciano Angioli, subito prima della Falegnameria Lenzi, Vincenzino costruisce la macchina.
Tra le poche persone ammesse a vedere il macchinario c'era il Melani, falegname di Via Piave che racconta di come una volta dato il via, il macchinario continuasse a girare in modo autonomo per il solo effetto dei pesi per molti minuti ma alla fine, ogni volta, si fermava. Ed allora il buon Vincenzino scuoteva la testa, e da conoscitore della lingua francese perché aveva lavorato anche nelle officine in Francia ripeteva "Mon Dieu, Mon Dieu, ancora non ci siamo". Poi muoveva lievemente alcune leve e dei contrappesi e riprovava la macchina del Moto Perpetuo.

Il riportare alla memoria la vita di Vincenzo Giuliani non è altro che un modo di ricordare alle persone di oggi la bellezza nel seguire un ideale per tutta una vita, con tenacia, anche di fronte ai tanti rifiuti, l'ideale di portare un miglioramento al mondo in cui viviamo ed allora tutti i sacrifici fatti non saranno un peso ma soltanto sollievo.

Invito chiunque abbia ulteriori notizie, materiali o rilevi alcune imprecisioni a conattarci all'indirizzo mail notiziariospedalino@gmail.com



domenica 24 settembre 2017

Sabato 23 settembre 2017: Resoconto della presentazione del libro di Spedalino


Sabato 23 settembre 2017 dalle ore 16.00 alle 18.00 si è svolta, in un clima di grande familiarità, presso il caffè letterario Deka la presentazione del libro Spedalino Asnelli: Storia, Tradizioni e Cultura. Nel corso del pomeriggio, la redazione del Notiziario ha raccontato che cosa vi è alla base del progetto del libro di Spedalino, spiegando che il volume è frutto di una serie di ricerche, di notizie, fatti, accadimenti storici e culturali che hanno segnato il nostro paese e che sono stati progressivamente raccolti consultando documenti tratti dall'archivio diocesano e dall'archivio locale della Biblioteca di Agliana; inoltre sono da ricordare anche i colloqui con gli abitanti e i nativi della frazione che hanno dimostrato una grande disponibilità e sensibilità verso l'iniziativa, contribuendo con foto e testimonianze alla completezza e all'arricchimento del volume.


La giornata è proseguita con l'intervento del sindaco Giacomo Mangoni e dell'Assessore alla cultura Massimo Vannuccini che hanno sottolineato come l'opera sia stata pubblicata con il patrocinio del Comune di Agliana in occasione di Pistoia Capitale della Cultura 2017 e rappresenti un arricchimento nella lunga serie di libri pubblicati sulla storia locale del nostro comune.

La seconda parte della presentazione è stata caratterizzata dall'intervento degli Artisti di Spedalino: Giancarlo Nerucci, Vinicio Bruni, Emo Risaliti e Marco Santi hanno raccontato della loro vocazione artistica, presentando ai presenti alcune tra le loro opere più recenti. Il momento è stato impreziosito dalla lettura dell'estratto L'arte celata nel gomitolo di lana e la poesia dedicata a Giancarlo Nerucci a cura di Debora Menichetti che proponiamo di seguito nel file PDF.

Ringraziando gli abitanti di Spedalino per la calorosa partecipazione alla presentazione del libro, annunciamo che le offerte ricavate dalla distribuzione del volume saranno devolute in beneficenza a due associazioni che operano nel territorio aglianese, di cui vi daremo conto a breve.

sabato 16 settembre 2017

Sabato 23 settembre 2017 - Presentazione del libro "Spedalino Asnelli: Storia, Tradizioni e Cultura" al Deka Caffè


Sabato 23 settembre 2017 alle ore 16.00 sarà presentato al pubblico presso il caffè letterario Deka il libro Spedalino Asnelli: Storia, Tradizioni e Cultura. Nel corso della presentazione gli autori Daniele Pierattini e Alessio Nistri racconteranno il percorso e le varie tappe che hanno portato alla pubblicazione del libro sulla frazione di Spedalino e commenteranno le varie sezioni del volume; interverranno per tale occasione il sindaco di Agliana Giacomo Mangoni e l'Assessore alla cultura Massimo Vannuccini. Dopo una breve premessa, la presentazione assumerà delle vesti artistiche con l'esposizione di alcune tra le opere più note degli Artisti di Spedalino accompagnate dalla lettura del racconto L'arte celata nel gomitolo di lana, ambientato nella nostra frazione.

giovedì 22 giugno 2017

Deep Deep: Venerdì 30 giugno la visita guidata al murales di Tellas a Spedalino


Vi segnaliamo un'interessante iniziativa culturale che si svolgerà venerdì 30 giugno 2017 a Spedalino nell'ambito del progetto Street Art Agliana: una visita guidata al murales di Tellas.

Si intitola "Deep Deep" l'opera realizzata da Tellas nel mese di maggio sulla parete della palestra della scuola Don Milani di Agliana. In occasione dell'evento organizzato da Street Art Agliana sarà possibile scoprire tutti i segreti di Tellas e le tecniche adottate per realizzare un murales di grandissime dimensioni. Ad illustrare il progetto sarà presente il coordinatore di Street Art Agliana e presidente della cooperativa Keras, Emanuel Carfora. A seguire si terrà un aperitivo con allestimento in blu al Deka Caffè.

Riportiamo di seguito alcune informazioni utili per la partecipazione:

Per la partecipazione è obbligatorio prenotarsi al numero 3465131292 e sono richiesti un massimo di 25 partecipanti. È tassativo avere indumenti blu o azzurri, sono particolarmente graditi anche accessori come foulard, braccialetti, borse, scarpe blu o azzurri. 

La visita al murales inizierà alle ore 18 e sarà seguita alle 18.45 da un aperitivo a tema curato dal caffè letterario di Spedalino in collaborazione con la redazione del Notiziario. ll costo dell'aperitivo è di 6 euro a persona.

Per maggiori informazioni vi rimandiamo all'Evento Facebook.

domenica 21 maggio 2017

Street Art a Spedalino: Il murales di Tellas alla scuola elementare Don Milani

In un'ottica di valorizzazione, riqualificazione urbanistica e promozione culturale del territorio, il Comune di Agliana ha nuovamente puntato sulla frazione di Spedalino Asnelli per quanto riguarda il progetto Street Art.

Da sabato 20 a martedì 23 maggio 2017, nell'ambito della quarta edizione del progetto Street Art Agliana, il noto street artist sardo Tellas sarà attivo alla scuola primaria Don Milani, dove realizzerà un'opera sulla facciata esterna che richiama volutamente la Cava Briganti e la stretta connessione con l'assetto naturale del territorio aglianese, ricco di bacini idrografici e corsi d'acqua.

Inoltre, già dai giorni precedenti all'arrivo di Tellas, i bambini della scuola elementare con il supporto della cooperativa Keras, l'associazione The Wall e Pompeo costruzioni S.R.L, hanno realizzato un proprio murales che ha come tema la biosfera e il mondo degli esseri viventi, mantenendo una continuità tematica con l'opera di Tellas.

Le finalità dell'iniziativa rimangono le medesime delle precedenti edizioni: il progetto  presenta un messaggio sociale importante e rivolto ai più giovani, in un'ottica di sensibilizzazione verso l'arte contemporanea e di giusta differenziazione con il vandalismo. In questo contesto di valorizzazione dell'arte si colloca l'intervento di Tellas, destinato indubbiamente ad arricchire e lasciare un segno nella nostra frazione.

martedì 25 aprile 2017

Sabato 29 aprile 2017: Il concorso di poesia Poetry Slam al Deka Caffè a Spedalino


Sabato 29 aprile 2017 alle ore 20.30 il caffè letterario di Spedalino Deka Caffè ospiterà la tappa toscana del concorso di poesia Poetry Slam con la collaborazione del poeta Andrea Improta.

Di che cosa si tratta? Slam Italia, coordinata dal poeta Bruno Rullo, è una concreta realtà nazionale dedicata alla poesia. Prende forma nel mese di maggio del 2014 dall'idea di creare un'organizzazione nazionale di Poetry Slam. L'organizzazione è stata creata dai poeti Bruno Rullo e Max Ponte che l'hanno coordinata insieme fino al mese di luglio 2016 e che si occupavano di poetry slam già da molti anni a livello nazionale ed internazionale, alimentando con progetti e idee, il movimento del poetry slam. Bruno Rullo e Max Ponte, a partire dal 2002, hanno preso parte a momenti importanti della storia recente del poetry slam italiano. Slam Italia, organizza annualmente un avvincente Campionato Italiano che prevede competizioni poetiche su tutto il territorio nazionale fino al mese di giugno di ogni anno, quando si svolgerà la finale che decreterà il vincitore e concluderà il campionato. Slam Italia si avvale di collaboratori e referenti in tutta Italia per realizzare al meglio gli obiettivi di questo ambizioso progetto ed è aperta a nuove collaborazioni con chi vorrà proporsi per organizzare gare di Poetry Slam sul territorio nazionale.

Il poetry slam è una gara poetica nata negli Usa nel 1986, aperta a tutti, che vede il voto del pubblico presente. Unendo lavoro poetico e performance, il poetry slam si è confermato come un modo eccezionale per vivere la poesia, richiamando una partecipazione mai vista prima. Slam Italia si propone di diffondere il poetry slam in Italia ad un largo pubblico, garantendo a tutti (poeti e pubblico) la più libera condivisione della parola poetica. Il Poetry Slam è un nuovo modo di presentare la poesia che ha però molto di antico. Dall'antichità alle avanguardie storiche la poesia orale non ha mai smesso di imporsi. La formula è contemporanea, 3 minuti di poesia, essenziale, pura espressione vocale e performativa. Uno spettacolo capace di coinvolgere un pubblico ampio, come per un concerto o uno spettacolo teatrale, occupando spazi pubblici e coinvolgendo i presenti. Questo perché è il pubblico ad essere il protagonista e a votare i poeti presenti. Le regole sono codificate, il Poetry Slam è simile ad uno sport/gioco di natura letteraria, in cui il vero protagonista è la poesia e, più della vittoria e dei premi, conta la condivisione dell’esperienza artistica.

martedì 28 marzo 2017

La mostra di Valerio Savino in esposizione al caffè letterario di Spedalino


Lo scorso 25 marzo è stata allestita al Deka Caffè una galleria dedicata a Valerio Savino, un artista a tutto tondo locale, a cui abbiamo dedicato tempo addietro un ricco articolo nella sezione del Notiziario dedicata agli artisti di Spedalino.

Invitando i nostri lettori ad andare a visitare la mostra, a metà strada tra il surrealismo e la pittura metafisica, vi lasciamo una breve presentazione della galleria scritta dal pittore stesso, che ci permette calarci nell'essenza dei quadri esposti.


Di lontane origini della Provenza francese non sento di appartenere ad alcun luogo. Di temperamento anarchico credo che le radici si trovano nel pensiero: libero e incontrastato, protagonista, individuale. Sostenuto da un'incrollabile fede nella libertà penso che l'arte sia l'espressione maggiore, unica, per la quale l'uomo possa comunicare con il mondo. Il surrealismo, per me, non è solo quello definito da Andrè Breton nel famoso manifesto di Parigi del 1924 (L'inconscio libero dalla ragione) ma anche una maniera di vita, un sentire inferiore, una rivoluzione continua che porta a sconosciuti territori. Per questo il surrealista è lo psicologo di se stesso è volontà di esprimere il proprio istinto autentico, liberatorio, anarchico. Per lui non esiste un'opera bella se non c'è rivolta interiore. Non esiste la materia se non è accompagnata da stupore. Per il surrealista la bellezza è ovunque, lui è ottimista, ribelle, solitario. Una solitudine ricca perchè ascolta il suono che cambia la vita. Il surrealista è sempre esistito, esiste ora, ed esisterà finchè l'uomo sognerà ad OCCHI APERTI. Di me hanno scritto diversi scrittori, le mie opere di pittura e scultura del marmo si trovano in luoghi pubblici e privati. Ma la mia arte è stata, e sarà a disposizione di tutti quelli che sanno amare e conquistare la libertà.

giovedì 9 marzo 2017

Festa della donna al Deka Caffè: Il resoconto e le foto della serata

I lettori, i musicisti e gli organizzatori della serata



Mercoledì 8 marzo 2017 si è svolta al caffè letterario di Spedalino Deka Caffè la serata a tema dedicata alla Festa della donna, che ha raccolto un grande successo con oltre cinquanta persone presenti. Vogliamo ripercorrere in questo articolo i tratti salienti della serata, che ha conciliato perfettamente l'aspetto storico della ricorrenza con le suggestioni che il tema della donna ha suscitato nella poesia e nella musica: due espressioni culturali che sono l'una il rovescio speculare dell'altra.


La lettura delle poesie di Rossana Melani, Andrea Improta, Debora Menichetti e Monica Falciani si è armonizzata perfettamente con l'accompagnamento musicale di Lisa e i suoi allievi Clarissa e Simone, regalando ai partecipanti un crescendo di emozioni.


Per l'occasione il locale si è impreziosito della mostra 'Nero d'anima', ad opera di Carlotta Condemi che ha delineato nei suoi dipinti il volto della nonna, rendendole omaggio e donandole nuova vita.
Bianca, come la tua pelle esangue, nere come le notti insonni, e rosso come l' unico vezzo che ti concedevi" Bianco, rosso e nero sono le emozioni che l'artista Carlotta Condemi utilizza nei suoi quadri. Colori che la portano a disegnare il volto di sua nonna, accarezzato ormai da un sonno imperdonabile. Nonna ma soprattutto donna, che con grande coraggio affronta una malattia che le ruba la gioventù e la sua bellezza. Ecco che la pittrice le rende omaggio ritraendola nei suoi dipinti, donandole così nuova vita. In quei tratti si denotano frammenti di plumbea malinconia ed una speranza che quei grandi occhi chiusi si aprano.
Inoltre sono state esposte alcune foto della nostra compaesana Sara Fabbri, tratte dalla sua tesina di maturità 'Essere una donna'.


Un plauso va naturalmente al Deka Caffè che ha valorizzato nella nostra piccola frazione di Spedalino la tradizione della festa della donna in modo originale, puntando sui variopinti aspetti della cultura e sulla spensieratezza e la gioia della stare insieme, valori fondamentali che hanno animato la serata.

mercoledì 1 marzo 2017

Mercoledì 8 marzo 2017: Serata della donna al Deka Caffè


Mercoledì 8 marzo 2017, in occasione della tradizionale Festa della donna, il Deka Caffè in collaborazione con la redazione del Notiziario ha ideato una serata speciale dal valore storico, sociale e culturale per rendere omaggio alla ricorrenza.

Si tratta di un'occasione per riflettere e ricordare da dove veniamo e in quale direzione ci stiamo muovendo. Sono tanti i passi fatti grazie a donne che hanno lottato per i loro diritti: diritto al voto, al lavoro, all'istruzione e tanto altro, ma ancora tanto possiamo fare rispettando prima di tutto noi stesse e la nostra diversità. Il messaggio che vuol essere lanciato con questo evento è che le donne non sono tutte uguali, ma nemmeno gli uomini. Sensibilizziamo il rispetto verso la donna educando gli uomini del domani verso questo obiettivo. La serata non ha la presunzione di cambiare gli eventi, ma l'intento di dare voce, attraverso la poesia e l'arte, al mondo femminile. Saranno eseguite letture a cura di Rossana Melani, Monica Falciani e Andrea Improta, accompagnati dalla musica di Lisa Rossi e due suoi allievi, Clarissa Mazzei e Simone Caprari.

L'appuntamento con la serata della donna a Spedalino è fissato per mercoledì 8 marzo al caffè letterario Deka a partire dalle ore 21 e sarà preceduta come sempre da un'apericena a partire dalle ore 20.

(A cura di Debora Menichetti)

martedì 7 febbraio 2017

Martedì 14 febbraio 2017: Presentazione del libro di poesie 'Nastri di Infinito' al Deka Caffè

Il prossimo martedì 14 febbraio, il Deka Caffè propone un modo originale di trascorrere la serata di San Valentino, ospitando alle ore 21 la presentazione del libro di poesie Nastri d'infinito, scritto e curato dalla poetessa aglianese Rossana Melani.

Si tratta del primo libro pubblicato dalla poetessa, fondatrice del gruppo Moti di Parole e conduttrice di una trasmissione radiofonica dedicata alla prosa e alla poesia (in onda ogni sabato sera).

Edito da CTL editore, il volume contiene svariate poesie e brevi componimenti in prosa di carattere autobiografico, in cui il sentimento d'amore per il compagno, le persone care e l'esistenza, viene contemplato nella sua interezza.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare l'evento creato dalla Pagina Facebook Ufficiale del circolo letterario di Spedalino.

domenica 29 gennaio 2017

Resoconto della Giornata della memoria a Spedalino presso il Deka Caffè


Sabato 28 gennaio 2017 si è svolta al circolo letterario di Spedalino la Giornata della memoria: un pomeriggio a tema dedicato a una delle pagine più nere della storia dell'umanità, nel quale sono  state ripercorse a tappe 'letterarie' gli eventi della Seconda guerra mondiale.



La giornata inizia alle ore 15.30 con la testimonianza di Rolando Gacci, che ci racconta l'esperienza della marina e in particolare l'episodio del bombardamento della corazzata Roma, consumatosi il 9 settembre 1943. A tal proposito, il nostro lettore Daniele Moretti ha voluto dedicare una riflessione personale sulla drammatica testimonianza di Rolando.

Come ogni anno, la Giornata della memoria ci riporta a comprendere attraverso la rievocazione di molte storie, quale sia stata l’agonia e la sofferenza provata da chi ha vissuto in quel triste periodo storico. Moltissimi cenacoli e iniziative hanno preso forma ovunque come possiamo benissimo vedere su tutti i mezzi di comunicazione. Al Circolo letterario Deka, abbiamo avuto il privilegio di poterli rievocare, non solo in forma narrativa ma anche poetica. La potenza del linguaggio poetico ha creato una invisibile macchina del tempo e il meticoloso racconto di Gacci, l'ha innescata catapultandoci dentro la storia narrata. Un turbine di emozioni e sensazioni mi hanno personalmente invaso... Mi sono ritrovato così, a poche centinaia di metri dalla Nave Corazzata Roma, nel momento in cui l’ordigno esplode togliendo dalla faccia della terra duemila anime. Ho percepito le emozioni di coloro che vedevano con i propri occhi e di chi era a casa ignaro, in attesa di avere notizie del proprio caro. In quell'istante ho sentito dentro di me, un grande senso di tristezza ma anche la forza di una energia positiva che mi dava un senso di speranza. Solo al ritorno del viaggio immaginario ho potuto comprendere che tale positività fosse data dalla sostanza e dalla forza di volontà delle persone del tempo e dalla tenacia con cui hanno vissuto una realtà che non dava loro possibili alternative. La storia del passato ha generato il presente e questa ci mette in mano una grossa responsabilità. Dobbiamo portare vivo in noi il ricordo e non dimenticare; non solo perché ciò non avvenga mai più ma anche per comprendere che stiamo vivendo in un presente privilegiato rispetto al loro e che il lamentarsi di tutte le sciocchezze di cui spesso blateriamo, va ad offendere la nostra consistenza e quella di queste persone, che hanno vissuto con valori di altri tempi. Dobbiamo portarli dentro di noi, affinché questi valori possano essere mai perduti o dimenticati.



Il racconto di Rolando è inframezzato dalla lettura delle sue poesie Addio alla corazzata RomaDopo il bombardamento e Alla Palmaria, a cura della poetessa aglianese Rossana Melani, fondatrice del gruppo letterario Moti di Parole. L'eccellente intonazione di Rossana permette alle parole e al messaggio delle poesie di arrivare dritto al cuore degli ascoltatori.



La seconda testimonianza è di Giusti Nello, che in uno scritto autobiografico rievoca le terribili e strazianti atmosfere dei lager nazisti: la fame, l'orrore, la carestia, le scarse condizioni igieniche, il terrore delle persone e i soprusi che i deportati dovevano sopportare. Tuttavia vi era anche uno spiraglio di luce nelle tenebre, ovvero la profonda e sincera amicizia che si instaurava tra i compagni che condividevano insieme la sofferenza e il dolore, un capitolo che segnerà per sempre le loro vite. Si tratta del racconto dell'esperienza della prigionia di Nello, editato e rielaborato dai nipoti Marco e Ilaria nel Natale 2013. Emblematico è l'episodio della cena, descritto da Nello con dovizia di particolari.

La cena nel campo di concentramento era costituita da una semplice zuppa con verdure e carne avariata,accompagnata da 200 grammi di pane duro. Nello e alcuni compagni, affamati e distrutti dalla sofferenza, avevano rubato dai campi di lavoro alcune bucce di patate. Il gruppo venne colto in flagrante da un'ufficiale tedesco che li insultò prepotentemente, paragonandoli ad animali... In questo gesto disperato, ad unirli, oltre la paura, era il grande coraggio e la volontà di sopravvivere anche quando sembrava non esservi luce alla fine del tunnel infernale...

Ciò che colpisce di più è la grande forza d'animo, il carisma e la positività con cui Nello ha condiviso con i presenti questa storia, la prima di una lunga serie di vicende vissute dall'uomo nel corso della prigionia.


Segue la lettura di un estratto del racconto La verga dei binari, a cura di Daniele Pierattini. Un piccolo omaggio alla storia di Spedalino nel corso del secondo conflitto mondiale, per non dimenticare le nostre radici e il nostro passato. E' la vicenda personale che racconta le sofferenze e il dolore di una famiglia nel tempo di guerra, raccontata in modo toccante dall'autore dello scritto.

giovedì 26 gennaio 2017

Gli artisti di Spedalino: la storia di Valerio Savino, pittore e scultore autodidatta


In una serata di gelido inverno la redazione de Il Notiziario di Spedalino prosegue il viaggio alla scoperta degli artisti e delle opere d'arte che vivono in mezzo a noi. Animati dallo spirito di conoscenza delle precedenti occasioni, ci avviamo verso la Via Provinciale Pratese e proseguiamo in direzione Le Querci.

Valerio ci accoglie nel suo laboratorio di pittura, disegno e terracotta, raccontandoci la sua storia. Il suo avvicinamento al mondo del disegno avviene in modo quasi casuale e senza alcuna formazione accademica, quando un giorno, all'età di quaranta anni, acquista una matita HB in un negozio di Prato. Una piccola matita che ha segnato l'inizio di una lunga e ricchissima produzione di disegni a sfondo fantastico e surrealistico.


Savino ci ricorda che il surrealismo è un movimento culturale nato in Francia nel 1924, grazie agli influssi del Decadentismo e della pittura metafisica: un legame culturale con le origini provenzali dell'artista.

Chi è il surrealista per Valerio Savino? Il surrealista è lo psicologo di se stesso, è volontà di esprimere il proprio istinto autentico, liberatorio, anarchico. Per lui non esiste un'opera bella se non c'è rivolta interiore. Non esiste la materia se non è accompagnata da stupore. Per il surrealista la bellezza è ovunque, lui è ottimista, ribelle, solitario. Una solitudine ricca perché ascolta il suono che cambia la vita. Il surrealista è sempre esistito, esiste ora, ed esisterà finché l'uomo sognerà ad occhi aperti.




L'arte diviene l'espressione maggiore per comunicare un sentimento e per rapportarsi al mondo, alla realtà esterna. Il surrealismo fantastico di Savino è frutto di un mélange di stili e correnti ma è anche una maniera di vita, un sentire interiore e una continua rivoluzione che dà l'idea della libertà dell'uomo.


domenica 22 gennaio 2017

Sabato 28 gennaio 2017: Giornata della memoria a Spedalino


Vi segnaliamo un'interessante iniziativa culturale dal valore sociale e storico che avrà luogo a Spedalino sabato 28 gennaio 2017, in occasione della Giornata della memoria.

La redazione del Notiziario in collaborazione con il Deka Caffè, ha organizzato un pomeriggio a tema  per ricordare i terribili accadimenti dell'Olocausto con le poesie e le testimonianze di Rolando Gacci e la lettura del racconto La verga dei binari di Daniele Pierattini.

Un pomeriggio ideato per non dimenticare una delle pagine più nere della storia dell'umanità e completamente dedicato alle nostre radici, alla storia del nostro territorio: l'appuntamento è fissato per il prossimo 28 gennaio alle ore 15.30 al circolo letterario di Spedalino.

domenica 15 gennaio 2017

Anna Maria Romoli: Il Deka Caffè sdogana la Street Art a Spedalino


Sabato 14 gennaio 2016 si è svolto al circolo letterario di Spedalino un pomeriggio a tema artistico che ha ospitato la mostra fotografica di Anna Maria Romoli, appassionata di fotografia che ha esposto nel mese di gennaio le sue opere al DeKa Caffè, inaugurando la stagione invernale del locale.

Nell'atmosfera di familiarità e in occasione del rinnovato assetto artistico del caffè letterario, la creatrice della mostra ha introdotto ai partecipanti il concetto di Street Art, una forma di arte in continua evoluzione verso la quale pendono ancora oggi numerosi pregiudizi: lo spray, il graffito, lo stencil e lo stickers sono alcune delle tecniche attraverso le quali si manifesta il lavoro silenzioso, per lo più occulto, spesso illegale di migliaia di artisti alcuni dei quali ormai di fama internazionale.



Per quanto riguarda i temi proposte nelle opere, la filosofia del writer spazia dal desiderio di abbellimento della metropoli ad alcune delle più esplicite manifestazioni di dissenso verso fenomeni di disagio sociale come emarginazione, l'anonimità tra le persone, la frenesia cittadina, il mondo urbano e la solitudine: i temi riflettono in modo speculare alcuni aspetti della società odierna globalizzata.

Ma che cos'è la fotografia per Anna Maria Romoli?
Per me la fotografia è un deposito di valori personali, in un mondo saturo di immagini. Raccontare la vita, tramandare concetti che attraverso la fotografia si riassumono e prendono vita. Uno specchio di memoria. Il click di un secondo che racchiude l'attimo, il tuo attimo.

Si tratta sicuramente di un'iniziativa che ha contribuito a dare nuova linfa alla nostra piccola frazione, la cui riqualificazione ha preso il via da tempo con la realizzazione del murales di Moneyless lo scorso maggio nel Parco di Carabattole, come sottolinea anche Massimo Vannuccini, l'assessore alla cultura del Comune di Agliana presente all'evento.

giovedì 29 dicembre 2016

Rolando Gacci: La storia di una vita tra poesia e sport

Aggiorniamo la sezione del sito dedicata ai Libri di Spedalino con la storia di Rolando Gacci: ci sono nella vita personaggi che meritano la riconoscenza di tutti, per come si sono impegnati nel lavoro, nello sport, nella vita di tutti i giorni, nell'Associazionismo e che sono in grado di poter raccontare la loro storia, la loro vita. Rolando Gacci è uno di questi...

Rolando Gacci, classe 1921, scrive la storia della sua vita in poesia e in prosa: i suoi scritti entrano nel profondo del lettore donando sentimento e insegnamento. Un uomo che racconta una storia, ma non una qualsiasi: è la storia di una vita di generosità, di umanità e di profonda fede. Le sue poesie raccontano uno spaccato della guerra vissuta in prima persona con gli occhi pieni di pianto per la morte dei compagni soldati e  amici. Un uomo con la mano sempre tesa verso chi ha avuto bisogno, nonostante il dolore e la sofferenza del conflitto mondiale.

Le ore trascorse in sua presenza riempiono il cuore; racconti che devono essere ascoltati con umiltà e coscienza di chi ha vissuto un'epoca scritta sui libri, ma anche di chi ha vissuto una vita semplice nella famiglia, nello sport e nella società dei giovani, indirizzandoli verso percorsi costruttivi che hanno dato i loro frutti, insegnando il rispetto, l'impegno e la fede che ci guida in ogni progetto di vita.



Per la ricorrenza dell'Olocausto (27 gennaio) il circolo letterario di Spedalino, il DeKa Caffè, organizzerà una giornata sabato 28 gennaio in compagnia di Rolando per ascoltare e ricordare grazie alla sua testimonianza un accadimento storico che ha segnato la vita di molte persone vive e morte: per non dimenticare mai ciò che è stato e per ritrovare dentro di noi l'umanità che ci può distinguere...

Di seguito vi proponiamo due poesie scritte da Rolando Gacci: per la prima, intitolata Natale, un grazie a Daniele Moretti che ha voluto condividerla con i lettori del Notiziario in occasione della festività; la seconda, Trova il tempo è stata scelta da Debora Menichetti, l'autrice del post come sintesi dell'insegnamento di Rolando.







(Articolo a cura di Debora Menichetti)

martedì 20 dicembre 2016

Libri in vendita al Deka Caffè


Vi segnaliamo un'interessante iniziativa culturale riguardante il caffè letterario di Spedalino. Da qualche giorno è stato inaugurato al DeKa Caffè un piccolo angolo dedicato alla vendita dei libri: un bel servizio per tutti gli amanti della lettura e in generale un'idea interessante per fare un regalo di Natale ai propri amici e familiari. 

I libri in vendita spaziano dalla narrativa per bambini targata Roald Dahl sino a opere più complesse e indirizzate a un pubblico di lettori più maturo, come 'Conversazioni con l'inconscio' di Roberto Dondoli e i libri di poesie 'Lechitiel' di Andrea Bassani e 'Fra cielo e Terra' di Umberto Grieco.

Affrettatevi, dunque: il Natale è ormai alle porte e nella settimana della corsa ai regali un libro sotto l'albero può rivelarsi un'ottima idea regalo... Un libro apre nuovi mondi immaginari e quale miglior modo di vivere l'atmosfera delle festività se non quello di sognare e farsi deliziare dalla lettura di un romanzo?

lunedì 19 dicembre 2016

Libri e Racconti: L'albero delle frittelle di Sauro Sardi, una fiaba natalizia per bambini e adulti


Arricchiamo la sezione Libri e Racconti del Notiziario con la novella per bambini L'albero delle frittelle, scritta e pubblicata nel 2006 dallo scrittore aglianese Sauro Sardi con il sostegno del Circolo Arci Città Futura di Spedalino, il Circolo Arci di S.Piero, S.Michele, S.Niccolò, Catena e la sezione soci Coop di Agliana. 

Di seguito vi proponiamo una bella introduzione alla fiaba natalizia scritta dall'autore stesso, consigliandone la lettura sia ai piccoli sia ai più grandi e invitando a riflettere i lettori sull'occasione di riflessione profonda rappresentata dal Natale, festa di amore, speranza, sincerità.

L’albero delle frittelle ci riporta ad una diversa idea della vita, forse, l’unica che potrebbe avere un futuro nel mondo che ormai è fatto di popoli in movimento, uomini e donne che percorrono grandi distanze e affrontano culture e credenze lontane da loro. Il bambino che bussa alla porta dello gnomo, potrebbe non aver percorso il tratto breve di una storia fantastica ma, venire da molto più lontano, e poi, tutta quella fame, quel freddo, e la paura di mille ombre che si agitano intorno, forse, onde gigantesche: le ombre del bosco, le onde del mare. L'albero che lo riporta sulle tracce di una luce materna, una stella che, a sua volta, lo cerca, lo chiama. E lo gnomo?... lo gnomo Biscottino è colui che nella notte di Natale, invece di aprire la porta alla solita stupida renna sintetica, imbottita di giocattoli, apre la porta del suo albero delle meraviglie, compie il gesto antico dell'accoglienza. La nostra favola vuole attraversare il bosco nella notte di Natale come si attraversa il mare insieme alla speranza: in cerca di un amico che non ti lascia al tuo destino ma ti apre la porta, ti ripara dal freddo e ti scaccia la paura, ti rincuora.

mercoledì 7 dicembre 2016

Sabato 10 dicembre 2016: Presentazione del libro 'Pomodoro, la rana che non sapeva saltare' al Deka Caffè


Vi segnaliamo un'interessante iniziativa culturale rivolta sia ai grandi sia ai più piccoli: sabato 10 dicembre 2016 il circolo letterario di Spedalino ospiterà la presentazione del libro 'Pomodoro, la rana che non sapeva saltare' di Tiziana Morrone. Di seguito vi proponiamo la trama del libro:

Pomodoro è una rana verde e pustolosa che vive nel laghetto di una casa abbandonata, nel posto più trafficato della città. Ormai abituata alla comodità, per spostarsi utilizza le foglie, tanto da non avere più bisogno di saltare. Un giorno però la sua pacata quotidianità viene stravolta da un evento imprevisto e, complice la Fata del Vento, Pomodoro si ritrova lontano dal suo laghetto, in un luogo del tutto diverso. Solo, immerso in un silenzio cui non è abituato, pagherà sulla sua pelle l'essersi concesso alle comodità, dimenticandosi degli insegnamenti del padre. L'incontro inaspettato con la ranocchia Dora lo aiuterà a ritrovare il ricordo sopito da anni di qualcosa che ogni rana sa, per natura, fare: saltare. Pomodoro scoprirà così il valore dell'amicizia, della memoria e l'importanza di non trasformare mai la comodità in un bisogno.

Nodo al fazzoletto, dunque: la presentazione del libro avrà luogo il prossimo sabato a partire dalle ore 16.00 al DeKa Caffè.

martedì 22 novembre 2016

Gli artisti di Spedalino: la micromegamostra di Emo Risaliti al Deka Caffè

Nuovo appuntamento con la rubrica Gli artisti di Spedalino: presentiamo oggi in questo spazio del Notiziario i dipinti di Emo Risaliti, in esposizione al DeKa Caffè dal 5 novembre all'8 dicembre prossimo.

Emo Risaliti, classe 1959, è un artista e graphic designer toscano, originario di Prato. Ha conseguito la maturità all'Istituto d'Arte e successivamente si è laureato all'Accademia delle Belle Arti a Firenze, specializzandosi in Pittura.

Dal 1981 si occupa di immagine coordinata, di packaging, di manifesti e strumenti di comunicazione per iniziative culturali e sociali. Tra le sue esperienze professionali, si segnalano la comunicazione pubblicitaria del gruppo editoriale Giunti (1994-1997), la sua attività di responsabile dell'immagine coordinata per il Comune di Fiesole (1996-2009) e quella di art director della comunicazione per la rassegna lirica fiorentina Opera Festival. 

Inoltre si occupa di progettazione di etichette per vini per importanti cantine, tra cui Leonardo da Vinci, Batzella Wines, Cantine Spinelli e Terra D'Aligi. A questo proposito l'artista, su invito dell'Università di Venezia, ha tenuto un corso di progettazione di etichette (2006). 

Emo ha anche realizzato alcuni font tra cui Kniff per Font Bureau. Come designer, i lavori dell'artista sono apparsi in numerose mostre, cataloghi e pubblicazioni, tra cui Graphics Novum, European Design Annual e Graphis Poster. 

L'artista vive e lavora ad Agliana dal 1984 e mantiene con il paesino di Spedalino uno stretto legame. L'attuale micromegamostra "Dipinti", in esposizione al circolo letterario spedalinese Deka Caffè, rappresenta un ritorno alle origini per l'artista: sono infatti esposte tre opere significative che testimoniano la sua esperienza come pittore.

I tre dipinti, di grandi dimensioni, sono parte di un ciclo avente come motivo principale il paesaggio interiore

Post più popolari