martedì 28 marzo 2017

La mostra di Valerio Savino in esposizione al caffè letterario di Spedalino


Lo scorso 25 marzo è stata allestita al Deka Caffè una galleria dedicata a Valerio Savino, un artista a tutto tondo locale, a cui abbiamo dedicato tempo addietro un ricco articolo nella sezione del Notiziario dedicata agli artisti di Spedalino.

Invitando i nostri lettori ad andare a visitare la mostra, a metà strada tra il surrealismo e la pittura metafisica, vi lasciamo una breve presentazione della galleria scritta dal pittore stesso, che ci permette calarci nell'essenza dei quadri esposti.


Di lontane origini della Provenza francese non sento di appartenere ad alcun luogo. Di temperamento anarchico credo che le radici si trovano nel pensiero: libero e incontrastato, protagonista, individuale. Sostenuto da un'incrollabile fede nella libertà penso che l'arte sia l'espressione maggiore, unica, per la quale l'uomo possa comunicare con il mondo. Il surrealismo, per me, non è solo quello definito da Andrè Breton nel famoso manifesto di Parigi del 1924 (L'inconscio libero dalla ragione) ma anche una maniera di vita, un sentire inferiore, una rivoluzione continua che porta a sconosciuti territori. Per questo il surrealista è lo psicologo di se stesso è volontà di esprimere il proprio istinto autentico, liberatorio, anarchico. Per lui non esiste un'opera bella se non c'è rivolta interiore. Non esiste la materia se non è accompagnata da stupore. Per il surrealista la bellezza è ovunque, lui è ottimista, ribelle, solitario. Una solitudine ricca perchè ascolta il suono che cambia la vita. Il surrealista è sempre esistito, esiste ora, ed esisterà finchè l'uomo sognerà ad OCCHI APERTI. Di me hanno scritto diversi scrittori, le mie opere di pittura e scultura del marmo si trovano in luoghi pubblici e privati. Ma la mia arte è stata, e sarà a disposizione di tutti quelli che sanno amare e conquistare la libertà.

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari