martedì 14 febbraio 2017

Don Marino Pratesi: la storia del primo parroco di Spedalino (1951-1990)

Ripercorriamo in questo post la storia di Don Marino Pratesi, guida spirituale di Spedalino dal 1961, anno di fondazione della parrocchia al 1990: trenta anni di storia della nostra frazione nel segno dei valori cristiani.


Il 7 dicembre del 1951 viene nominato rettore della chiesa di Spedalino il sacerdote Don Marino Pratesi. Gli anni precedenti all’assegnazione di tale incarico, Don Marino aveva prestato servizio presso la parrocchia di S. Ippolito di Vernio (allora in diocesi di Pistoia). Ma il freddo e l’umidità della montagna lo portarono ad una grave malattia e pertanto fu costretto a ritirarsi in cura presso i propri familiari al paese di Santonuovo. Dopo circa sei mesi trascorsi a letto e superato i rischi che la malattia comportava, gli fu prospettato la possibilità di prestare servizio presso la piccola chiesa di Spedalino, rettorato della più grande Parrocchia di S. Piero Agliana. La piccola chiesa gli avrebbe richiesto impegni non gravosi, limitati al solo assolvimento dei servizi delle funzioni religiose della domenica. Fu in seguito autorizzato anche alla celebrazione di altre funzioni religiose, tra cui quelle della Settimana Santa.



Fin da subito il nuovo sacerdote si impegnò per rendere autonomo il paese di Spedalino dalla chiesa di San Piero, visto anche che la popolazione ogni anno diveniva più numerosa. Inizialmente, attorno agli anni '60, la parrocchia contava circa cento famiglie di fedeli, un numero che ha visto una crescita esponenziale se confrontate con le mille attuali.



Parallelamente all'impegno parrocchiale a Spedalino, Don Marino ha instaurato un profondo legame con il Comune di Agliana: per molti anni è stato docente di religione cattolica presso la scuola secondaria di primo grado Bartolomeo Sestini dove ha ricoperto anche la carica di vicepreside.

Con l’aiuto di numerose persone del paese, finalmente nell’anno 1961, esattamente il 1° di febbraio, avvenne la fondazione della Parrocchia, con ingresso solenne del primo “Parroco” Don Marino tra la festosità dell’intera popolazione. Negli anni successivi egli ebbe la responsabilità e il merito di creare una tradizione nella nuova parrocchia. Ben presto divennero appuntamenti ricorrenti e quindi “tradizione” alcune celebrazioni religiose che erano molto sentite e partecipate da tutti i fedeli del paese. Nonostante la ridotta popolazione di Spedalino Asnelli negli anni ’60, la piccola chiesa spesso diventava insufficiente tanto era gremita. Tra le tradizioni religiose da ricordare c’è l'enfatizzazione dell’importanza della Festa della Madonna (patrona della parrocchia), festa religiosa divenuta successivamente anche festa paesana. Altre manifestazioni religiose di risonanza furono quelle della processione solenne del Corpus Domini e delle Quarantore, assumendo una notorietà anche fuori dalla parrocchia. Dalla fine degli anni ’60, grazie alla caparbietà ed il contributo di Don Marino, iniziò nell’ambito della Festa patronale, la famosa corsa dei ciuchi, dapprima svolta ogni 3 anni, e dal 1973 ogni anno.


La parrocchia nel corso del periodo di reggenza di Don Marino vide la nascita del gruppo di azione cattolica e lo svolgimento nel corso degli anni ’70 di un’intensa attività con il gruppo dei giovani (risale a questi anni il giornalino parrocchiale La lucciola), e la creazione del piccolo coro parrocchiale che svolse la sua attività liturgica nel periodo dal 1983 al 1994, grazie alla collaborazione di diverse persone.

All'apporto di Don Marino si deve anche la costruzione del Circolo della Chiesa, progettato secondo le linee e i principi del Movimento cristiano dei lavoratori (MCL): un circolo di vocazione cattolica a cui aderirono come soci numerosi parrocchiani. Il locale fu edificato nell'allora impresa di Nello Meini (l'attuale ristorante Colorado) ed era attivo nel pomeriggio e alla sera: si trattava di uno dei primi centri di ritrovo e di aggregazione della comunità spedalinese. Inaugurato nel 1955, il circolo ha avuto fortuna per un decennio. Con il trascorrere degli anni, svariati soci si ritirarono a causa di problemi di salute e l'attività cessò alla fine degli anni Sessanta.

La presenza di Don Marino come pastore delle anime della parrocchia di Spedalino si interruppe bruscamente per il tragico incidente del 7 novembre 1988, che per le gravi conseguenze riportate ha costretto il parroco a ritirarsi presso la casa di riposo del seminario. E' venuto a mancare il 3 luglio 2002.


Il 16 ottobre 2002 la giunta comunale decise di intitolare al parroco la strada che collegava via Don Lorenzo Milani a Via Giovannella, per omaggiare il suo ruolo di grande interprete dei valori e dei bisogni della comunità spedalinese, distinguendosi per umanità, bontà d'animo, disponibilità, altruismo personale e impegno profuso verso chiunque facesse a lui ricorso.

(Articolo a cura di Daniele Pierattini)

2 commenti:

  1. Voglio raccontare un episodio che Don Marino ci narrò durante una sua omelia. Durante il periodo bellico un soldato tedesco gli requisi a forza la bicicletta, nonostante le sue suppliche il militare germanico se ne andò via con la refurtiva. Allora d'accordo con la sua mamma decisero di prendere la corona e cominciarono la preghiera.Al termine di essa si videro arrivare il soldato tedesco che contrito di quello che aveva fatto, restituì il maltolto. Ognuno di noi tragga da questo episodio le sue conclusioni.

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