martedì 26 luglio 2016

Gli artisti di Spedalino: l'arte concettuale di Otello Agrumi


Dopo qualche tempo, torniamo ad aggiornare la sezione del blog dedicata agli Artisti di Spedalino, dedicando un articolo a Otello Agrumi e alle sue straordinarie doti artistiche. Otello ci aveva già raccontato in passato la sua vocazione per la pittura, il disegno e la scultura e ci offre la possibilità di condividere con i lettori del Notiziario i quadri più interessanti e singolari del suo vasto repertorio.

Otello ci racconta che il suo modo di concepire l'arte è concettuale e informale: i soggetti rappresentati non sono comprensibili attraverso legami razionali e logici, ma prendono vita e assumono forme ben precise secondo un disegno squisitamente personale dell'artista. Per arte concettuale, come Otello ci spiega, non è importante l'aspetto dell'opera realizzata e la sua apparenza estetica, ma l'idea, la parola, il pensiero e il percorso che hanno portato l'artista alla sua realizzazione. Tale corrente artistica si è sviluppata negli Stati Uniti attorno al 1960 e successivamente si è diffusa anche in Europa, opponendosi alla tradizione artistica precedente e al gusto dell'epoca.



Tra gli esempi più noti nella produzione artistica di Otello troviamo i due quadri immortalati nella foto: il primo, da sinistra, mostra l'aspetto del pianeta Terra alle sue origini primordiali: un'enorme massa continentale riunita sotto il nome di Pangea. Da notare la modulazione del giallo, che risulta il colore predominante del dipinto assieme al verde e al rosso. A destra, il secondo quadro rappresenta in maniera informale e concettuale le prime forme di vita sulla terra, secondo la fantasia e l'immaginazione di Otello.



Otello si lascia trasportare dalla fantasia e dall'estro creativo, interessandosi anche a temi relativi alla storia naturale del pianeta e dell'uomo



A questo proposito, l'artista ci mostra con piacere un dipinto dal valore incommensurabile a cui tiene particolarmente. L'elemento naturale presente è l'acqua, realizzata attraverso una gradazione del colore blu, proposto in varie sfumature con lo scopo di creare l'effetto mosso delle onde del mare.


L'aspetto che colpisce maggiormente nelle pitture che vi proponiamo è senza dubbio la modulazione e le sfumature del colore. In particolare, il primo dipinto da sinistra è stato eseguito secondo la tecnica americana del Dripping: il colore viene lasciato sgocciolare sul compensato disteso per terra attraverso l'uso dei pennelli, creando giochi di colore e forme inedite, incomprensibili razionalmente. Sul piano letterario, questa tecnica artistica corrisponde alla scrittura automatica surrealista: l'espressione di un secolo, il Novecento, in cui non vi erano più certezze.



Un'altra caratteristica che Otello ci fa notare è l'interesse per le forme geometriche, elaborate e analizzate in varie opere. Nella prima opera notiamo sette cerchi concentrici realizzati con puntini neri su sfondo bianco: sei sono collocati all'esterno e il più piccolo è al centro del dipinto, iscritto in un rombo. Le forme ellittiche si armonizzano perfettamente all'interno dell'opera, conferendole un senso generale di coesione.



La seconda pittura presenta una realizzazione singolare: Otello ha disteso e incollato nel compensato del normale sale da cucina, e lo ha successivamente dipinto con varie pennellate di colore giallo, nero e rosso. Le figure principali hanno una forma rettangolare, le cui dimensioni aumentano progressivamente dall'interno all'esterno ad eccezione del cerchio giallo centrale. Ancora una volta torna la contrapposizione tra lo sfondo nero esterno e lo sfondo bianco del sale all'interno.



Tra i temi affrontati dall'artista spicca anche l'anatomia umana. Una delle opere più belle rappresenta infatti le infinite molecole e atomi presenti nel nostro organismo, colorati di rosso, arancione, blu e nero. La loro unione forma delle figure geometriche, tra le quali si può scorgere facilmente un trapezio, un rombo e un triangolo.


Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta delle opere di Otello con l'emblematico volto di una donna, realizzato nel 2008 utilizzando del vetro nelle parti laterali del volto. L'artista precisa che l'immagine si presta a varie letture e interpretazioni soggettive: ogni quadro riesce a suscitare nell'osservatore suggestioni e impressioni differenti e proprio in questo elemento risiede la grandezza della produzione artistica di Otello Agrumi.

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