Il sentimento di
solidarietà verso il disagio sociale che i parroci di Spedalino
hanno promosso nel corso del tempo come concreta attuazione del Vangelo, costituisce il
terreno fertile per la nascita e la crescita di Gulliver, una Cooperativa Sociale di
cui vogliamo raccontare la storia per il profondo legame che la unisce al paese di Spedalino Asnelli e per le profonde radici che a distanza di venti anni restano ancora saldamente ancorate alla nostra frazione
La Cooperativa Sociale
Gulliver nasce nel 2000 per volontà della Provincia di Pistoia e di alcuni
cooperatori, allo scopo di creare opportunità di lavoro e di inserimento
sociale per persone con disabilità. A pochi anni dalla sua nascita la
cooperativa viene a contatto con la realtà di Spedalino attraverso la nomina, quale Presidente del consiglio di amministrazione, di Silvia Andreini, volontaria attiva da
anni nella parrocchia locale, di cui ha condiviso le attività pastorali e
formative.
Il legame tra la parrocchia di Spedalino e la
cooperativa sociale viene da lontano: gli ideali di
equità e di senso di responsabilità nel lavoro sono nati nel periodo in cui Don Enzo
Benesperi era parroco di Spedalino (1995-1998). La parrocchia vive un periodo di
fermento e di formazione su economia solidale, responsabilità sociale,
attenzione e cura verso gli ultimi, rispetto dell’ambiente, condivisione dei
beni e cooperazione. Il terreno è quindi fertile perché un progetto come quello di una
cooperativa sociale sia accolto e si sviluppi a Spedalino. I primi
soci della cooperativa sono gli amici dell’allora gruppo giovani della
parrocchia, Davide Antonelli, Antonello Melani, Giuseppe Novelli, Luigina
Novelli, Daniele Pierattini, Giacomo Pierattini, Andrea Rossini, Luigi Tesi, Lara
Toccafondi, e perfino il parroco Don Giovanni Scremin, entrato in carica in
quegli anni a seguito del ritorno in Brasile di Don Enzo Benesperi, vuole dare
il suo contributo e diviene socio della cooperativa. Riccardo Paccagnini e Nada
Baldi si aggiungono ai soci e vengono assunti
tra i primi dipendenti di questa “impresa sociale” che inizia a strutturarsi ed
a svilupparsi.
Piccoli passi, ma
sempre in avanti, ed in dieci anni Gulliver cresce, supera il milione di euro di
fatturato, e dà lavoro a quaranta persone; raggiunge un ottimo livello di professionalità
ed è apprezzata dai committenti soprattutto per il modo in cui accoglie e fa
crescere professionalmente le persone che vivono reali situazioni di difficoltà, scopo per cui la
cooperativa è nata.
La cooperativa Gulliver è
cresciuta e continua a portare avanti i suoi obiettivi perché si regge sul
lavoro di un gruppo di persone che hanno accolto e messo a fondamento della
loro vita lavorativa i valori della condivisione,
della responsabilità sociale, dell’attenzione per le persone più deboli, della
professionalità e dell’equità, imparati e fatti propri nella comunità
parrocchiale di Santa Maria Assunta di Spedalino Asnelli negli anni Novanta.
(A cura di Silvia Andreini e Daniele Pierattini)
(A cura di Silvia Andreini e Daniele Pierattini)
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