mercoledì 29 aprile 2020

Foto Story 4: L'inaugurazione della Nuova Chiesa di Cristo Risorto

La costruzione della chiesa è un evento che lascia il segno per secoli e questo è avvenuto anche a Spedalino. Così come la vecchia chiesa è rimasta nel nostro paese a memoria del tempo passato, la nuova chiesa rappresenta lo sguardo del ventesimo secolo proiettato verso il futuro.
La costruzione della nuova chiesa inizia nel settembre del 1992 ed è terminata dopo circa tre anni e mezzo, nel mese di febbraio del 1996. 
S.E. Mons. Simone Scatizzi durante la processione verso la Nuova Chiesa
Il parroco di allora Don Enzo Benesperi propose e volle fortemente per il suo significato religioso e simbolico la dedicazione della Chiesa a "Cristo Risorto". Alla presenza del Vescovo, il 31 Marzo 1996, Domenica delle Palme, fu celebrato il rito di dedicazione della nuova chiesa a “Cristo Risorto”, di oltre 2 ore con la nuova chiesa gremita all’inverosimile.
Processione dalla Antica Chiesa di Santa Maria Assunta alla Nuova Chiesa di Cristo Risorto


Note architettoniche:
La struttura interna della Chiesa dedicata a Cristo Risorto ha una pianta rettangolare e appare lineare, essenziale e luminosa. L'architettura moderna e a tratti geometrica risente del settore industriale che in quegli anni - con la costruzione dell'area Carabattole - viveva il suo periodo di sviluppo nel
Comune di Agliana. All'esterno possiamo scorgere la copertura a volta del plesso e il campanile a vela costituito da quattro pilastri collegati da una trave posta a undici metri di altezza. Il lato più lungo dell'edificio è occupato dalla casa canonica e l'altro lato corto a sinistra è costituito dal salone parrocchiale che si affaccia su Via Gerusalemme, così chiamata dall'amministrazione comunale
per via della vicinanza alla Chiesa.
Celebrazione della Consacrazione della Nuova Chiesa con dedicazione Cristo Risorto

Al merito dell'Accolito e Sacrestano Franco Biagini
l'aver portato a Spedalino il Tabernacolo dalla chiesa Valdibrana.
A seguito dell'accurato restauro è tornato nel suo splendore degna dimora del Corpo di Cristo 




I volontari addetti al rinfresco preparato per l'inaugurazione. Da destra: Anna Vettori, Fiorella Pierattini, Andrea Rossini, Massimiliano Marchi, Caterina Franchi, Ilaria Franchi, Elena Mazzinghi, Lucia Bruno




sabato 18 aprile 2020

Foto Story 3: L'installazione delle Campane sul campanile della Nuova Chiesa

Proseguiamo con la pubblicazione di alcune foto dal nostro archivio.


L'acquisto delle campane avvenne nella primavera del 1995 in quanto elemento essenziale di completamento della nuova Chiesa, con una spesa di Lire 75.000.000. Nei primi mesi del 1996, la popolazione contribuì generosamente all’acquisto delle campane, fortemente volute dal parroco Don Enzo Benesperi, quale simbolo inconfondibile della fede cristiana. Per coincidenza peraltro le campane furono acquistate dalla Fonderia Capanni nel piccolo paese dell’appennino emiliano di Castelnuovo nei Monti, dove lo stesso Don Enzo aveva vissuto da piccolo per oltre 5 anni. Le campane sono dedicate alle figure di culto essenziali della nostra parrocchia: Santa Maria Assunta, patrona di Spedalino, Sant'Antonio Abate (compatrono) ed a Cristo Risorto a cui è dedicata la nuova Chiesa. Ciascuna campana riporta in rilievo le immagini e iscrizioni relative alla sua dedicazione. Certamente il suono delle campane di Spedalino può essere annoverato tra i più belli del vicariato, un particolare melodico che in passato costituiva il vanto della parrocchia che le possedeva. 
Da destra: Marcello Dolfi, Lido Perruolo, Franco Biagini, Gabriele Dolfi, Ivo Perruolo, Don Enzo Benesperi e la Rosanna


Particolare della Campana dedicata a Cristo Risorto

Le Tre Campane appena giunte dalla Fonderia Capanni di Castelnuovo Nei Monti (RE)

Il posizionamento delle Campane fatto dalla ditta Lorenzini Alfiero, in cui lavorava il ns. compaesano Massimo Sabba
Le Maestranze della Fonderia Capanni al lavoro per l'installazione delle Campane

L'inaugurazione della Nuova Chiesa con il campanile completo delle Campane

giovedì 16 aprile 2020

Foto Story 2 - La cena a copertura della Nuova Chiesa di Spedalino

Nel novembre 1994 fu tenuta, come da tradizione per la copertura delle case, la cena a copertura del tetto della Nuova Chiesa di Cristo Risorto.

Nella foto: Graziella Benesperi, Don Rodolfo Vettori, Giampiero Pierattini, Antonio Grassi
Data l'indisponibilità di locali nella Parrocchia di Spedalino, fu organizzato nella vecchia chiesa di San Niccolò una cena con invitati il Parroco Don Rodolfo Vettori, l'Architetto Emilio Pagnini, l'economo della Curia Mons. Pomposi, tutte le maestranze del cantiere e il Comitato per la costruzione della nuova Chiesa composto da Ivo Perruolo, Presidente, Antonio Grassi, Mauro Landucci, Emilio Benesperi, Perruolo Lido, Pierattini Daniele, Pierattini Giampiero, Giusti Lido, Minelli Umberto, Rossini Remo, Gelli Rodolfo, Vannucchi Marcello.

Un aneddoto che possiamo raccontare sull'evento riguarda il menù della serata. Fu cucinato dall'allora Presidente del Comitato per la costruzione della Chiesa, nonché titolare del supermercato paesano Ivo Perruolo. Conoscendo le origini Ferrucciane dell'economo Pomposi e avendolo avuto come insegnante in età giovanile nel periodo trascorso in seminario, Ivo volle lusingarlo con un bis di piatti toscani: la minestra di pane con le cotiche e una versione speciale di penne ai peperoni conditi con il piccante. Il secondo non fu da meno con salsicce alla brace e fagioli all'uccelletto il tutto innaffiato da buon vino rosso del contadino.  Sta di fatto che una settimana dopo la cena a copertura il Mons. Pomposi fu colto da ictus che in breve tempo ne porterà la prematura scomparsa. Ad ogni incontro al self-market Ivo Perruolo non mancava mai di ricordare che la nostra cena forse sarà stata l'ultima dove il Monsignore aveva potuto mangiare con gusto i piatti che sempre aveva amato e forse non aveva più gustato in curia.


venerdì 10 aprile 2020

Auguri di Buona Pasqua dal Notiziario di Spedalino

Dal Notiziario di Spedalino vogliamo Augurare a tutti Buona Pasqua con un sentimento di vicinanza a tutte le famiglie e in particolare a chi soffre a causa della pandemia che ha rivoluzionato la nostra tranquilla vita di paese da un mese a questa parte.


Le luminarie allestite per il 25esimo anniversario di erezione della Parrocchia
Una Pasqua surreale, senza celebrazioni religiose, con la separazione tra le famiglie che sarà annotata nei libri di storia come evento miliare che ha cambiato il mondo e i suoi frenetici equilibri.

Vogliamo ripartire, in quest'ottica di cambiamento, da tanti piccoli gesti che danno una speranza ed un senso a questo tempo di chiusura: le mamme che provano una ricetta trovata su Internet per fare il pane o la pizza, la video lezione dei ragazzi coi professori di scuola, le nonne che preparano la merenda lasciandola sul tavolo in giardino per i nipoti che non possono avvicinarsi ed abbracciarle... E ancora le liste della spesa che gli anziani scrivono per mandare i figli al supermercato una volta alla settimana, proprio come facevano negli anni Settanta, il saluto dal balcone o dal giardino tra vicini di casa, che a voce alta trasmettono gli ultimi aggiornamenti, le serie tv ed i classici film condivisi tutti insieme in famiglia.

Nell'aria di Pasqua si respira una primavera che sta per arrivare, fatta di voglia di aiutarsi e ripartire. Anche con il Notiziario vogliamo dare un piccolo contributo in questo senso, un piccolissimo gesto per portare fiducia e voglia di riaprire le finestre e le porte. Come molti stanno facendo su Facebook, anche noi metteremo un po' del nostro tempo a disposizione per ricercare foto col proposito di rievocare eventi lieti che abbiamo vissuto insieme nel nostro paese. Dopo un periodo di inattività siamo tornati a vedere le statistiche del nostro sito e con sorpresa annotiamo che a cinque anni dall'apertura del blog abbiamo superato le 52.000 visite agli articoli del notiziario di Spedalino!

Iniziamo con una rara foto delle luminarie allestite per il festeggiamento del venticinquennale dell'erezione della parrocchia di Spedalino Asnelli-Le Querci 1961-1986, gentilmente fornita dal nostro compaesano Antonio Mazzinghi che ringraziamo. Chiunque ha nei propri archivi foto di interesse può inviarle alla mail: notiziariospedalino@gmail.com


Nel ricordo della Resurrezione di Gesù, ancora un Augurio di una Buona Pasqua a tutti!

domenica 5 aprile 2020

Foto Story 1 - La posa della Prima pietra della Nuova Chiesa di Cristo Risorto


Vogliamo riprendere il cammino del Notiziario attraverso la pubblicazione a tappe di una serie di foto storiche relative ad eventi del nostro paese di Spedalino Asnelli con la speranza di riportare alla luce ricordi positivi di fatti e persone che hanno contribuito a creare la nostra eredità culturale.

Iniziamo con le foto relative alla "Posa della Prima Pietra della nuova Chiesa di Cristo Risorto"Faremo solo un piccolo commento ad ogni evento per lasciare spazio con le foto al resto del racconto: un racconto visuale e pieno di ricordi.

Don Rodolfo Vettori con il Sindaco Marco Giunti e sullo sfondo Marcello Dolfi ed i nipoti Matteo e Gabriele
La costruzione di una nuova Chiesa è un evento miliare nella vita di un paese e di una comunità. Nel corso degli anni Ottanta furono elaborati due progetti: il primo fu redatto dall’architetto Gavioli che però non superò l’esame della Commissione diocesana di arte sacra e ne seguì un secondo nel marzo 1988 al quale toccò la stessa sorte. Successivamente, nel 1989, il Vescovo Mons. Simone Scatizzi propose la costruzione di un piccolo salone parrocchiale, quale primo intervento per una successiva costruzione della chiesa. 

Ma presentatasi l’opportunità proprio in quello stesso anno di ottenere un consistente finanziamento dalla Conferenza Episcopale Italiana, l’economo della Curia, Mons. Pomposi, provvide a dare incarico all’architetto Emilio Pagnini per la realizzazione del progetto del nuovo complesso parrocchiale (Chiesa, salone e sale parrocchiali) che venne definitivamente approvato nei primi mesi del 1992. La costruzione dell’opera finalmente prese avvio il 12 settembre 1992, con la cerimonia solenne di posa della prima pietra e interramento nel plinto principale della Chiesa di una pergamena riportante le firme dei rappresentanti della parrocchia e della curia.


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