mercoledì 19 aprile 2023
Una nuova esposizione al Deka Caffé Letterario: in mostra la pittura e la poesia di Fabrizio Ferrari
sabato 24 settembre 2022
L'arte pittorica di Luana Baldi in esposizione al Deka Caffé Letterario
L'azzurro del cielo, il turchese del mare ed il verde delle foreste sono la prima sensazione che si percepisce entrando al Deka Caffé Letterario di Spedalino Asnelli. Da questa settimana e fino al 15 ottobre è in esposizione una selezione di opere della pittrice Luana Baldi. Possiamo annoverare Luana Baldi tra le nostre concittadine più ispirate nella ricerca di innovazione attraverso cui trasmettere la propria interiorità.
Luana Baldi inizia come autodidatta, non proviene da una formazione di tipo artistico avendo un'istruzione scientifica. Ma la sua espressività pittorica giovanile, seppur ancora latente e da raffinare nella tecnica, era già apprezzata dai professori ai tempi della scuola. La vita lavorativa ha portato Luana ad essere conosciuta nel nostro comune come farmacista, ma l'attività "scientifica" svolta non ha potuto spegnere il fuoco dell'artista che covava dentro se stessa: alcuni studi personali ed un corso di formazione con il Professor Melani di Agliana hanno dato l'incipit all'espressione di quanto è rimasto interiorizzato per lunghi anni.
I colori verde smeraldo, glicine e talvolta fucsia tipici dei paesaggi agresti della nostra Toscana, tendono a sfumare verso il cobalto, il blu di Prussia per poi tornare al turchese dei nostri mari più belli della costa Etrusca e dell'Elba, sono la base di molte opere ed espressione del sentimento dell'artista.
Le dimensioni delle pitture sono ampie, simbolo di una libertà trovata dopo lunghi anni di chiusura, superando le barriere della paura personale ad esporsi al giudizio degli altri, un fiume di emozioni è uscito dal proprio alveo per essere esposto nei luoghi più impensati.
Luana Baldi ha partecipato all'iniziativa "Lenzuola d'Arte" organizzata ad Eboli con due opere dipinte su lenzuoli bianchi di 140x290 cm; è uscita dalle comodità della mura casalinghe ed ha esposto con un proprio stand durante la manifestazione estiva al Parco di Carabattole; è nata una pagina a lei dedicata sui social network "facebook" ed "instagram", ed adesso è possibile avere uno sguardo sulla sua creatività nell'esposizione presso il Deka Caffè Letterario.
Prendendo a prestito un termine dalla matematica, il "denominatore comune" dei commenti ricevuti in tutte le esposizioni delle opere di Luana Baldi è la positività delle sensazioni trasmesse, il perdersi dello sguardo nei colori rilassanti della natura; ciò invita l'artista nella prosecuzione del proprio cammino di sperimentazione e scoperta, oltre ad essere un invito per tutti noi a visitare e seguire le esposizioni presenti e future.
Daniele Pierattini
giovedì 8 aprile 2021
L'antico Manoscritto di casa Mazzinghi: la ricostruzione della Genalogia della Famiglia
Fin dall'antichità la ricerca delle proprie origini è una delle domande esistenziali di ogni uomo; una discendenza numerosa era segno della benedizione di Dio. Nella Bibbia è raccontato come il patriarca Abramo aveva ricevuto da Dio la promessa di una discendenza della propria stirpe numerosa come i granelli della sabbia, segno della benedizione di Dio verso il suo servo fedele. Anche per la famiglia Mazzinghi, la riscoperta delle origini è motivo di gioia e orgoglio familiare. Il podere delle Cinque Penne, situato al confine di Spedalino Asnelli con le Querci, sebbene ridotto in dimensione e rimaneggiato per i frazionamenti ereditari e per alcune vendite, resta ancora oggi il luogo in cui la casata dei Mazzinghi ha vissuto da innumerevoli generazioni che si perdono nella notte dei tempi. Una minuziosa lettura del prezioso manoscritto ottocentesco ha consentito la ricostruzione dell'intero albero genealogico della Famiglia Mazzinghi dal 1600 fino ai giorni nostri.
Un lavoro faticoso, ma al tempo stesso affascinante e con un risultato sorprendente.
Vi è stata un'evoluzione estremamente singolare della linea diretta maschile che porta avanti il cognome Mazzinghi ancora ai nostri giorni, sempre nel podere delle Cinque Penne a Spedalino Asnelli, con un andamento a doppia piramide.
Il vertice della prima piramide della genealogia è riconducibile ad un tal Domenico Mazzinghi, "uno dei primi padri nominati nelle Scritture Antiche, questo esisteva nel 1600", così riportato nel manoscritto. E da lui discendono una stirpe che via via è cresciuta ed ha prosperato fino al circa il 1820. Illustriamo la prima parte dell'albero genealogico nella schematizzazione di seguito riportata.
clicca qui ---> Genealogia dell'Età Antica
![]() |
Da destra: Eugenia Mazzinghi con la figlia Eulalia Santini e le nipoti Bruna e Giovanna. Poi Teresa Mazzinghi ed i fratelli Geremia, Corrado, Marino, Carlo e Nardino Mazzinghi |
Successivamente segue l'età di mezzo, per il periodo dal 1820 fino a circa il 1930, che ha visto prima crescere la casata con Domenico Mazzinghi (l'autore del manoscritto), che ebbe 3 figli maschi e 3 figlie femmine oltre ad altri 2 figli morti a pochi giorni dal parto.
Soltanto uno dei figli, Cammillo, si sposò ed ebbe il merito di proseguire la progenie familiare, che prese ulteriore vigore con il nipote Giovanni Mazzinghi. Giovanni dal 1908 al1923 ebbe 9 figli, di cui 6 maschi come visibile nella seconda schematizzazione dell'età di Mezzo
clicca qui ---> Genealogia dell'Età di Mezzo
Nell'età moderna i nipoti di Giovanni Mazzinghi sono ben 18 dei cui 13 maschi e 5 femmine. Il cognome dei Mazzinghi sembra destinato a moltiplicarsi per generazioni ed ecco che proprio allora, nella seconda metà del '900, avviene l'inaspettato crollo della casata in 2 sole generazioni. Come si vede dalla schematizzazione sotto riportata i nipoti maschi di Giovanni Mazzinghi in via assolutamente prevalente hanno figlie e quindi improvvisamente gli eredi per la continuazione del cognome Mazzinghi sono in numero molto ridotto. La piramide genealogica dei Mazzinghi si rovescia e va verso un unico punto di vertice
clicca qui ---> Genealogia dell'Età di Moderna parte 1
![]() |
Giorgio Mazzinghi e Nada Paganini |
![]() |
Michele Mazzinghi, babbo di Antonio Mazzinghi |
Nel nuovo secolo, dal 2000 ad oggi, i nati maschi eredi della casata Mazzinghi sono soltanto tre. Ed ancora più nello specifico soltanto uno dei ragazzi abita ancora nella vecchia casa dei Mazzinghi nel podere delle Cinque Penne a Spedalino. Il vertice della piramide rovesciata della genealogia rappresenta una curiosità per chi continuerà a vivere nel nostro paese e solo la lentezza del trascorrere del tempo ci dirà se potrà riprendere con nuovo vigore il ciclo di espansione della casata Mazzinghi.
clicca qui ---> Genealogia dell'Età di Moderna parte 2
Post più popolari
-
Ripercorriamo in questo post della sezione Spedalino Amarcord la storia della Cava Briganti , di cui vi avevamo proposto una presentaz...
-
Riportiamo di seguito la storia di Spedalino Asnelli , partendo dai primi documenti storici fino al secolo scorso, seguendo la tracc...
-
Don Enzo Benesperi nasce a San Niccolò (Agliana) il 14 ottobre 1934; entrato in seminario alla giovane età di undici anni, viene ordin...
-
La Cava Briganti è un bacino artificiale situato in Via Giovannella e profondo dodici metri e mezzo. E' stato edificato nel 1977 e...
-
In una serata di gelido inverno la redazione de Il Notiziario di Spedalino prosegue il viaggio alla scoperta degli artisti e delle oper...
-
Fin dall'antichità la ricerca delle proprie origini è una delle domande esistenziali di ogni uomo; una discendenza numerosa era segno de...